Con il termine vitigno, indichiamo un tipo di vite che viene impiegata per la realizzazione e la produzione del vino, quasi tutti i vini vengono prodotti a partire dalle varietà che appartengono alla specie vinifera, suddivisa dal genere Vitis.
I vitigni si possono distinguere per le diverse forme che presentano e anche per i colori dei chicchi di uva, delle foglie e del grappolo; ed anche per le proprietà differenti dei vini che vengono prodotti.
Per potere identificare un vitigno è indispensabile un'attenta descrizione sia della forma delle foglie che quella dei frutti (grappoli), e di questi studi, se ne occupa una scienza specifica, denominata: ampelografia.
Questo studio, iniziò grazie all'agronomo Columella, e successivamente venne approfondito da Pier de Crescenzi nel XIII secolo, in particolare dal Conte Odart, oggi, grazie a queste accurate descrizioni morfologiche, sono state aggiunte analisi approfondite del Dna.
Davvero tanti sono i vini che vengono prodotti utilizzando delle miscele di uve di diversi vitigni, come per esempio: il vino Chianti che viene prodotto con dei vitigni del Sangiovese, dove si aggiungono vitigni del Canaiolo, della Malvasia e del Trebbiano.
Tra i più diffusi vitigni che producono vini rossi in Italia abbiamo: il Sangiovese, il Nebbiolo, il Primitivo e il Montepulciano; mentre tra i vitigni che producono vini bianchi, ci sono: il Vernaccia, il Vermentino, il Moscato e il Trebbiano.
In tutto il mondo, si stimano oltre cinquecento vitigni coltivati; andiamo dunque ad approfondirne qualcuno nel capitolo successivo.
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